Dal "Diario" di
S.Faustina Kowalska, Ediz.LEV,pag.23
Un giorno Gesù mi disse
che avrebbe fatto scendere il castigo su di una città, che è la più bella della
nostra Patria. (Dalle note in calce: probabilmente si trattava di Varsavia che
era considerata la più bella città della Polonia)
Il castigo doveva essere uguale a quello inflitto da Dio a Sodoma e Gomorra.
Il castigo doveva essere uguale a quello inflitto da Dio a Sodoma e Gomorra.
(Dalle note in
calce: come Sodoma e Gomorra furono distrutte dal fuoco caduto dal cielo
(cfr. Genesi 19,24), così le città polacche e specialmente Varsavia, furono in
realtà gravemente distrutte durante la seconda guerra mondiale dalle bombe
dirompenti e incendiarie. A questo proposito il direttore spirituale di Santa
Faustina, Don M.Sopocko, durante la deposizione testimoniale, ha fatto la
seguente dichiarazione:"Aveva scritto inoltre nel Diario che Gesù le aveva detto
che avrebbe distrutto come Sodoma una delle più belle città della nostra patria
a causa dei peccati che vi si commettevano. Quando in seguito, dopo aver letto
il Diario le chiesi chiarimenti su tale questione, confermò che le cose stavano
così. Avendole poi domandato per quali peccati Iddio infliggeva tale punizione,
rispose che ciò sarebbe avvenuto soprattutto per l'uccisione dei bambini
non fatti nascere, essendo questo il più grave peccato che vi si
commetteva".)
Vidi la grande collera
di Dio ed un brivido mi scosse, mi trafisse il cuore. Pregai in silenzio. Un
momento dopo Gesù mi disse:"Bambina mia, unisciti strettamente a Me
durante il sacrificio ed offri al Padre celeste il Mio Sangue e le Mie Piaghe
per impetrare il perdono per i peccati di quella città. Ripeti ciò senza
interruzione per tutta la S.Messa. Fallo per sette giorni".
Il settimo giorno vidi
Gesù su di una nuvola chiara e mi misi a pregare perché Gesù posasse il Suo
sguardo sulla città e su tutto il nostro paese. Gesù diede uno sguardo benigno.
Quando notai la benevolenza di Gesù, cominciai ad implorare la benedizione. Ad
un tratto Gesù mi disse:"Per te benedico l'intero paese" e fece
con la mano un gran segno di croce sulla nostra Patria. Vedendo la bontà del
Signore, l'anima mia fu inondata da una grande gioia.
Una volta che si faceva
l'adorazione per la nostra Patria, un dolore mi strinse l'anima e cominciai a
pregare così:"O Gesù misericordiosissimo, Ti prego per l'intercessione della Tua
amatissima Madre, che Ti ha allevato fin dall'infanzia, Ti supplico, benedici la
mia Patria. O Gesù, non guardare ai nostri peccati, ma guarda le lacrime dei
bambini piccoli, la fame ed il freddo che soffrono. O Gesù, per questi
innocenti, fammi la grazia che Ti chiedo per la mia Patria.
In quell'istante vidi
Gesù che aveva gli occhi velati di lacrime, e mi disse:"Vedi, figlia
Mia, quanto Mi fanno pena. Sappi questo: sono essi che sostengono il
mondo".
A volte Gesù chiede per
l'aborto sofferenze di riparazione ad alcune anime che si sono offerte alla sua
misericordia. Suor Faustina racconta:
16 settembre
1937
"Alle otto ho sentito
dei dolori così violenti che ho dovuto mettermi a letto immediatamente. Mi sono
contorta dai dolori per tre ore, cioè fino alle 11 di sera. Nessuna medicina mi
ha fatto effetto. Rigettavo quello che prendevo. A momenti il dolore mi toglieva
la coscienza. Gesù mi ha fatto sapere che in questo modo, avevo preso parte alla
Sua agonia nell'orto degli Ulivi e che Lui stesso ha permesso queste sofferenze
come riparazione verso Dio per gli aborti. Sono già tre volte ormai che passo da
queste sofferenze. Ho detto al medico che in tutta la mia vita non ho mai avuto
tali sofferenze. Dichiarò che non sapeva di cosa si trattasse. Ora capisco che
cosa sono queste sofferenze perché il Signore stesso me l'ha rivelato...
Tuttavia quando penso che forse un giorno dovrò soffrire di nuovo in questo
modo, mi affido a Dio.
Ciò che Gli piace
mandarmi lo riceverò con sottomissione e amore. Possa io soltanto con queste
sofferenze salvare almeno un bambino dall'assassinio"
Glogowiec, Polonia, 25 agosto 1905 -
Cracovia, Polonia, 5 ottobre 1938
Una suora che parla della misericordia divina e del dovere nostro di “usare misericordia”. Dov’è la novità? All’insegna della Misericordia è nato un gran numero di comunità, istituzioni, gruppi, in ogni tempo. Sì, ma suor Faustina Kowalska, sotto questa insegna, fa nascere un grandioso movimento spirituale proprio tra i due momenti meno misericordiosi della storia: le guerre mondiali.
Nata in un villaggio polacco e battezzata col nome di Elena, è la terza dei 10 figli di Marianna e Stanislao Kowalski. Che sono contadini poveri, nella Polonia divisa tra gli imperi russo, tedesco e austriaco. Lei fa tre anni di scuola, poi va a servizio. Pensava di farsi suora già da piccola, ma realizza il progetto solo nell’agosto 1925: a Varsavia – ora capitale della Polonia indipendente – entra nella comunità della Vergine della Misericordia, prendendo i nomi di Maria Faustina. E fa la cuoca, la giardiniera, la portinaia, passando poi per varie case della Congregazione (tra cui, quelle di Varsavia, Vilnius e Cracovia). Ma al tempo stesso è destinataria di visioni e rivelazioni che i suoi confessori le suggeriscono di annotare in un diario (poi tradotto e pubblicato in molte lingue). E tuttavia non crede che questi fatti straordinari siano un marchio di santità. Lei scrive che alla perfezione si arriva attraverso l’unione intima dell’anima con Dio, non per mezzo di “grazie, rivelazioni, estasi”. Queste sono piuttosto veicoli dell’invito divino a lei, perché richiami l’attenzione su ciò che è stato già detto, ossia sui testi della Scrittura che parlano della misericordia divina e poi perché stimoli fra i credenti la fiducia nel Signore (espressa con la formula: Gesù, confido in te) e la volontà di farsi personalmente misericordiosi.
Muore a 33 anni in Cracovia. Beatificata nel 1993, è proclamata santa nel 2000 da Giovanni Paolo II. Le reliquie si trovano a Cracovia-Lagiewniki, nel santuario della Divina Misericordia.
Martirologio Romano: A Cracovia in Polonia, santa Maria Faustina (Elena) Kowalska, vergine delle Suore della Beata Maria Vergine della Misericordia, che si adoperò molto per manifestare il mistero della divina misericordia.