giovedì 23 febbraio 2012

Sifra e Pua, quando vincono il cuore e la coscienza

Sifra e Pua guardano la corona regale della maternità: "Vedi, una madre è una regina, la maternità è sacra... "
Il re d'Egitto disse alle levatrici degli Ebrei, delle quali una si chiamava Sifra e l'altra Pua: «Quando assistete al parto delle donne ebree, osservate quando il neonato è ancora tra le due sponde del sedile per il parto: se è un maschio, lo farete morire; se è una femmina, potrà vivere». Ma le levatrici temettero Dio: non fecero come aveva loro ordinato il re d'Egitto e lasciarono vivere i bambini. Il re d'Egitto chiamò le levatrici e disse loro: «Perché avete fatto questo e avete lasciato vivere i bambini?». Le levatrici risposero al faraone: «Le donne ebree non sono come le egiziane: sono piene di vitalità: prima che arrivi presso di loro la levatrice, hanno già partorito!». Dio beneficò le levatrici. Il popolo aumentò e divenne molto forte. E poiché le levatrici avevano temuto Dio, egli diede loro una numerosa famiglia. Allora il faraone diede quest'ordine a tutto il suo popolo: «Ogni figlio maschio che nascerà agli Ebrei, lo getterete nel Nilo, ma lascerete vivere ogni figlia».
Sifra e Pua, le prime obiettrici di coscienza

 Questo brano ci propone oggi l'ufficio delle letture. Il faraone riesce a comandare ai suoi sudditi di far lavorare, costruire città, coltivare i campi, impastare argilla e fare mattoni.... l'unica cosa che non riesce a comandare è "uccidere". La sua legge "devi uccidere" non ha nessun valore per le ostetriche del paese, poiché contraddice una legge più grande, la legge naturale scritta nel loro cuore, come nel cuore di ognuno di noi. Sifra e Pua, migliaia di anni fa, già comprendevano che quella legge non se l'erano scritta da sole, ma solo un dio avrebbe potuto farlo.
Oggi, l'azione che era stata comandata loro si chiamerebbe aborto, aborto a nascita parziale. Esiste, e ci sono ancora faraoni che lo comandano. Chi ascolteremo? il cuore in cui continuamente ci parla il Signore, o il faraone di turno?
Vediamo che, rispondendo al faraone, le ostetriche mentono. Sembrerebbe che vengono meno a un'altra legge che Dio ha scritto nei nostri cuori: "non mentire, non dire falsa testimonianza", ma non è così, perché il faraone non ha nessun diritto di sapere, di conoscere la verità, e la loro risposta equivale a tacere la loro verità, che porterebbe alla morte di loro stesse e di tanti bambini innocenti.
Vediamo poi come sia veloce e facile scivolare dall'aborto all'infanticidio e all'omicidio: "Ogni figlio maschio che nascerà agli Ebrei, lo getterete nel Nilo". E oggi? alcuni paesi hanno già permesso l'eutanasia infantile: i genitori decidono che farsene del figlio fino a 12 anni, visto che ancora non è arrivato all'età della ragione, che gli permetterebbe di esercitare la sua libertà, la sua scelta di vivere o morire. Ma queste queste leggi che permettono di uccidere i bambini non ancora nati (o già nati o mentre stanno nascendo...), hanno effetti su tutti: la carica di violenza che si accumula in chi ne è convolto non può non esplodere in guerre civili che insanguinano tanti paesi. L'aborto è il principale distruttore della pace nel mondo - diceva la Beata Madre Teresa - poiché se una madre può uccidere suo figlio, che cosa impedisce a me di uccidere te e a te di uccidere me?

e noi? siamo riusciamo ad ascoltare le legge del nostro cuore? e ad ascoltare lo Spirito che geme interiormente (e a volte anche esteriormente, tanto è disperato) e che aspetta la nostra redenzione, la redenzione del nostro corpo? Possiamo anche cominciare oggi, siamo sempre in tempo finché viviamo.
"Da dove mi verrà l'aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore"